Birra Weiss non filtrata ad alta fermentazione. Birra Menabrea Weiss dall’aspetto tipicamente torbido per la
presenza di lieviti in sospensione e che possono creare deposito. Dal sapore estremamente equilibrato, delicato e
fruttato è caratterizzata da una schiuma abbondante e persistente.

Stile: WEIZEN
Gradazione: 5.2°
Nazione: ITALIA
Formato: ACCIAIO 15
Attacco: BAIONETTA

Bicchiere consigliato

IL BIRRIFICIO

Attorno al nome Menabrea si è sviluppata parallelamente la storia di una intera dinastia di mastri birrai. L’azienda venne fondata come
laboratorio per la produzione della birra nel 1846[6], per opera della famiglia Welf di origine walser di Gressoney-La-Trinité in Valle
d’Aosta e dei fratelli Antonio e Gian Battista Caraccio, originari di Bioglio e titolari di una caffetteria a Biella. Fra il 1854 e il 1864, rimasti
da soli alla guida del laboratorio ristrutturato, i fratelli Caraccio dapprima affittarono e poi cedettero la birreria per 95 000 lire dell’epoca
a due aostani, Jean Joseph Menabrea (che dal 1861 con l’Unità d’Italia cambierà il nome in Giuseppe) e Antonio Zimmermann.
L’azienda passò nelle mani del solo Menabrea e dei suoi figli nel 1872 quando la ragione sociale diventò G. Menabrea & Figli. La produzione
di un ottimo tipo di birra bionda Pilsner e di una scura di tipo Monaco (che pare fosse molto apprezzata da un biellese illustre, Quintino Sella,
studioso e fondatore del Club Alpino Italiano), fece guadagnare nel 1882 a Carlo Menabrea, figlio di Giuseppe, subentrato alla morte del padre
alla guida dell’azienda, la nomina di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia conferitagli da re Umberto I.
La svolta intervenuta nella proprietà della fabbrica a cavallo tra il XIX e il XX secolo (1896-1899) – quando subentrano nella conduzione aziendale
i cognati Emilio Thedy e Augusto Antoniotti, coniugi rispettivamente delle eredi Menabrea, Eugenia e Albertina – non mutò la politica della fabbrica
che poté attraversare – fino a oggi – tutto il XX secolo mantenendo inalterata la propria fama. A garantire la notorietà a questa azienda è stato
con il passare del tempo soprattutto il sempre maggiore quantitativo di birra prodotta. Dagli anni ottanta, sempre sotto la direzione degli eredi della famiglia
Thedy, la birra Menabrea ha incrementato ulteriormente la propria attività. L’ampliamento della fabbrica di Biella, unito a un incremento della produzione –
fino ad allora attestata intorno ai 36-40.000 ettolitri – le ha consentito di uscire da quella che era stata fino ad allora, almeno sul piano produttivo,
una dimensione tutto sommato provinciale. L’ingresso nel Gruppo Forst, favorito da un’antica amicizia birraria e avvenuto nel 1991, ha permesso di
mantenere la propria identità e la propria indipendenza, conservando così viva la cultura e la tradizione. Nel 1996 per festeggiare il 150º anniversario ha
creato la 150º anniversario Bionda lager, vincitrice del riconoscimento di Chicago l’anno successivo. Dal 1996 a oggi la serie delle 150º anniversario si è arricchita
di altre quattro birre: la Ambrata, la Strong, la Rossa e la Weiss. A queste si sono affiancate le quattro Top Restaurant pensate per la ristorazione in
formato da 75 cl, in quattro varietà: Light, Bock, Weiss, Pils, quest’ultima disponibile anche in lattina dal 2018. La Christmas Beer, disponibile solo nel periodo
natalizio, completa la produzione di Menabrea.

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